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Titolo: TwAn Suite
per elaborazione granulare, percussioni, flauto, clarinetto sib e live electronics
– sintesi ed elaborazione mista
Autore musica: Gianluigi Antonaci
Anno: 1997
Durata: 16 min.
Sinossi:
Il titolo racchiude in sé e detta emblematicamente il percorso compositivo che struttura il lavoro musicale nella sua globalità: dalla micro-struttura a quella totale, ultima.
Innanzitutto sembra chiaro in questo caso il riferimento alla tradizione, almeno per ciò che concerne la terminologia, con l’utilizzo di una tipica forma di composizione strumentale: la suite. Storicamente essa designa un seguito di vari movimenti di danze e in questa opera la forma musicale della suite viene rispettata integralmente secondo la successione di: Allemanda, Corrente, Sarabanda e Giga. Fortemente stilizzate, tali danze sono precedute anche in questo caso, come da tradizione, da un Preludio atto a “preparare”, oggi direi più propriamente “inizializzare”, il lavoro musicale vero e proprio. La successione delle altezze delle note e la loro strutturazione esecutiva, si può tranquillamente parlare di musica “gestuale”, è determinata da una sorta di serialismo che comunque non può, e non doveva neanche in fase creativa, confondersi con quella dodecafonica.
Ecco riportato la “serie” originale ed alcuni percorsi di lettura:
“TwAn” è un gioco linguistico, con un sottile riferimento anche onomatopeico, ed è l’elemento criptico che esprime una situazione “compositiva” sicuramente più scientifica.
( 2^n ) = due elevato n ( ingl.: Two ^ n )
Questa è la formula elementare di base che stabilisce la cotituzione di una struttura intima, nascosta, comunque ascoltabile alcune volte proprio per la sua caratteristica natura logaritmica ( non mancano comunque “letture lineari”), ed è propria della parte elettronica. Tale sezione si distingue per la comune presenza di interventi di “live electronics”, un DSP (Digital Signal Processore) guidato in tempo reale da un “masterkeyboard” (tastiera madre), e in background, di un segnale elaborato secondo la tecnica granulare, in tempo differito, dal programma Csound.
Titolo Landing “…del ricercare radici nel mare tra dissimili ed aeree somiglianze…”
per video-audio morfosi e live sound computation; con video storia di Fernando Bevilacqua; su componimento letterario di Mariateresa Funtò
Autore musica Gianluigi Antonaci
video Fernando Bevilacqua
testo Mariateresa Funtò
Anno 2005
Durata 25 min.
Prima esecuzione Festival Decò, Palazzo Leuzzi – Galatone Le, 2005
Interpreti
– voce d’ombra, Enza Pagliara; – Fagotto, Wind MIDI controller Giuseppe Spedicati; – Flauto, Ottavino, Daniele De Pascali; – Clarinetto, Didjeridoo Rocco Angilè; – Pianoforte, Live Digital Processing, Gianluigi Antonaci
Organizzazione Fluxus – Nardò; Palazzo Leuzzi – Galatone; Studio Kappa – Sannicola; Regione Puglia – Provincia di Lecce
Collaborazioni Dipartimento Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce
Note Videopartitura
Titolo | « Concertes Satierique » (Concert satirique) per pianoforte preparato, voce, nastro magnetico e live electronics
su testo di Pietro Antonio Colazzo
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci
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Anno | 1998 |
Durata | 20 min. |
Prima esecuzione | Aquila, La terra fertile -1998
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Sinossi | Figura centrale, tessitore dell’intera trama della composizione, è l’esecutore. Egli calibra tutti i segni sonori in nome della… “mistica ritualità” di un concerto. Come un satiro, egli ripercorre, attraverso interventi ritmico-percussivi e melodici sullo strumento acustico e su quello elettronico, momenti di natura ora primordiale ora invece “storicizzate” nella cultura dell’uomo, come se fosse un “Eric Satie” o in una “mediterraneità dell’essere e del fare”… Le molteplici fonti sonore, in particolare il complesso agglomerato di segni multilinguistici ricavate dal campionamento audio casuale di trasmissioni televisive, attraverso i canali dei principali bouquet digitali Satellitari, così come gli interventi live della voce, giocano sulla natura crittografica del cervello umano a livello linguistico e sulle possibilità fonetico-formantiche offerte dall’impiego di più lingue contemporaneamente. Il gesto esecutivo è in contrappunto tra la rigorosa struttura formale dell’elaborazione su nastro e la partitura per il pianoforte e per il controllo del sistema Kyma-Capybara-66, adoperato per l’elaborazione digitale sia in tempo reale sia per la realizzazione delle parti registrate. Il gesto esecutivo del performer, all’inetrno della memoria storica, tende a proiettarsi invero verso nuovi orizzonti grazie alle grandi potenzialità offerte dal nuovo meduim elettronico. I livello – Per pianoforte preparato: L’esecutore agisce sullo strumento acustico adoperando una tecnica esecutiva fortemente ritualizzata. Tramite performances della voce e di gesti, interagisce con gli altri livelli elencati, in particolare il IV, ripercorrendo momenti di natura ora primordiale o intimistica ora più esteriorizzati e provocanti o “storicizzati”. Egli si alterna tra una ritualità ritmico/percussiva, come ad esempio quella di un satiro, tasti neri dello strumento (corde bloccate), e una ritualità ritmico/melodica, tasti bianchi (corde libere), come se fosse un E. Satie o come se fosse in una “mediterraneità dell’essere e del fare” ecc.
II livello – Per voce: I testi, raffinate provocazioni ad opera di P. A. Colazzo (il titolo del brano ne è un esempio), sono veri e propri tessuti linguistici in cui accanto a livelli formali e semantici evidenti, chiari, si prevedono letture criptosemantiche che giocano sulla natura crittografica del cervello umano a livello linguistico e sulle possibilità fonetico-semantiche offerte dall’impiego di più lingue contemporaneamente.
III livello – Per nastro magnetico: Con il campionamento audio casuale di trasmissioni televisive, attraverso i canali dei principali bouquet digitali satellitari, si è ottenuto un complesso agglomerato di situazioni multilinguistiche che sono state riutilizzate e manipolate con il sistema Kyma Capybara 66. Trascendendo il contesto e il significato originario, tali campioni sono stati rielaborati, in particolare attraverso la manipolazione formantica, secondo fini più propriamente musicali, adoperandoli come nuovi strumenti di comunicazione e forzando quindi in essi una semanticità extralinguistica. Tutto il materiale è stato riorganizzato in funzione di una rigorosa struttura formale.
IV livello – Per live electronics: Il sistema KYMA Capybara-66 è al centro anche dell’elaborazione digitale in tempo reale del pianoforte e della voce attraverso tecniche di manipolazione e di sintesi miste. Di particolare importanza è il controllo che può e deve effettuare il performer sui parametri del suono dello strumento elettronico manipolandolo, in tempo reale, sì da ricreare tra l’esecutore e l’ascoltatore una sempre più “viva” e coinvolgente interazione/partecipazione emotiva.
Tutto ciò in nome della…“sacra ritualità” propria di un… concert (“con certo”… ovviamente).
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Interpreti |
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Organizzazione |
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Note | Partitura |
Titolo | SEQUENTIA opera 15 sequenze in atto unico per immagini, voci e strumenti elaborati in tempo reale
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci libretto: Ignazio Occhipinti videoart: Fernando Bevilacqua
regia: Ignazio Occhipinti
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Anno | 2006 |
Durata | 70 min. |
Sinossi | Qundici sequenze sceniche in cui l’attore si avventura in percorsi innovativi, tecnologici, e per questo, coinvolgenti ed affascinanti. La sua performance converge attorno la figura dell’attore musico ed agli aspetti fonici nell’espressività attoriale. Egli assurge a fatto ed azione musicale grazie all’intervento della live electronics, sapientemente elaborata e modellata tra serie, algoritmi, suoni di sintesi e filtri. In contrappunto si dispongono le sequenze musicali per voce popolare e quella per voce colta che, sottoposte anch’esse spesso a controllo digitale, favoriscono la costituzione di un’atmosfera timbrico melodica fortemente carica di vis mediterranea che lega ad una stretta partecipazione emotiva sia gli esecutori che il pubblico. Su libretto e regia di Ignazio Occhipinti, regista e autore che ha pubblicato tra l’altro, in due distinte edizioni, francese e italiana, un volume sulla lavorazione del film Le affinità elettive dei fratelli Taviani e sul loro metodo registico, l’opera vive anche la ancestrale magia delle sequenze visive live di uno straordinario maestro della fotografia salentina come Fernando Bevilacqua, in consolidato sodalizio artistico con Gianluigi Antonaci con cui ha firmato i lavori video GlowRed e L’Approdo, con attrice e voce protagonista Enza Pagliara e testo di Mariateresa Funtò
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Soggetto | Il mare. Un mare calmo, tempestoso, ancora calmo, onde che si infrangono sulla scogliera. L’approdo. L’Uomo ricorda il viaggio della sua vita, un’esistenza senza sosta. Voci e suoni si intrecciano nella sua mente come un’eco lontana che lo assale e lo inebria. Quanti posti ha visto e quanti volti il suo sguardo ha attraversato… Il sole caldo del pomeriggio acceca il percorso davanti a sé. L’Uomo attraversa a piedi un lembo di terra. E’ rimasto da solo dopo che i suoi compagni lo hanno abbandonato. All’alba lo attende di nuovo il mare, di nuovo il viaggio. Il vento è leggera brezza che lo rinfresca. Ma adesso ha bisogno di fermarsi. Un giorno immemore, quella stessa luce gli ha mostrato, solo per un attimo, un volto. Se solo riuscisse a capire da dove proviene quell’immagine che da mille anni non vuole saperne di lasciare la sua mente. La brezza, la luce, il silenzio della canicola lo investono e lo costringono ad attendere e a ricordare. Quei luoghi e quell’atmosfera lo trattengono. Alle sue spalle il mare, davanti a sé un paese antico dove lui è straniero. Non un’anima per le strade. Oltre il paese, in lontananza, di nuovo il mare. Tutte le case hanno le finestre socchiuse. Zampilli d’acqua di fontana in un giardino ombroso rompono il silenzio delle cicale. La finestra della casa è aperta. Una giovane donna non riesce a riposare. La ragazza va in giardino a rinfrescarsi. Sa che a quell’ora, forse, passerà il suo amore. Dovrà mostrarsi a lui e lui la riconoscerà. L’Uomo osserva la Donna, la sua bellezza sintomo di vita, una vita nella quale, se potesse, si tufferebbe e annegherebbe. Se solo avesse la possibilità di perdersi in quel pensiero fino a farlo diventare cosa vera! Ma il tempo ha già scritto il suo verdetto e quell’amore incontrato mille anni prima, solo per un fugace istante e subito abbandonato, preme dentro di lui con il peso enorme del suo rimpianto. La Donna non si accorge di essere osservata e continua a guardare dall’ombra verso il sole. Non si vede nessuno. Forse il suo amore è già passato o forse passerà domani. E’ ora di rientrare in casa e tornare a sognare. La Donna chiude le finestre della camera e, in quel gesto, incrocia per un attimo gli occhi del vecchio viaggiatore. La Donna scompare nel buio della penombra, l’Uomo riprende il suo inesorabile vagare.
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Prima esecuzione | 04 Agosto 2006 – Villa “Rodogallo” Sannicola (LE) |
Interpreti | Enza Pagliara voce popolare Federico Della Ducata voce attoriale Paola Marra voce colta soprano Daniele De Pascali flauti e live elctronics Giorgia Santoro flauti e live elctronics Agostino Torsello percussioni Gianluigi Antonaci pianoforte, elaborazione digitale in tempo reale Rocco Angilè regia del suono
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Organizzazione | Fluxus – Nardò; Palazzo Leuzzi – Galatone; Studio Kappa – Sannicola; Regione Puglia – Provincia di Lecce; Provincia di Lecce – patrocinio Comune di Sannicola |
Collaborazioni | Dipartimento Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce
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Note | Videopartitura |
Titolo | Fabbricanti di sapere metodi e miti dell’arte di insegnare
Lettura sonora per 2 voci recitanti, pf. preparato, elaboratore elettronico e recitante (Kyma-Capybara sound computation)
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci libretto: Antonio Errico
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Anno | 1999 |
Durata | 70 min. |
Sinossi |
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Soggetto |
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Prima esecuzione |
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Interpreti |
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Organizzazione |
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Collaborazioni |
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Note |
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Titolo | Fabula angeli temporis et loci per voci, tamburello, pianoforte ed elaborazioni digitali del suono in tempo reale
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci libretto: Antonio Errico videoart: Fernando Bevilacqua
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Anno | 2004 |
Durata | 65 min. |
Sinossi | Sono a confronto due mondi: uno colto e “nobile” ed un altro “popolare”, ma per questo non meno importante. Con l’utilizzo di formule sonore innovative ottenute grazie ad una sofisticata elaborazione digitale in tempo reale (Kyma-Capybara Sound Computation Engine) l’autore pone come “meta” il ritrovamento delle emotività interiori, al di là del tempo e dei luoghi. Unendo culture del passato e del presente attraverso diverse citazioni musicali, l’opera, in atto unico, si dipana tra atmosfere informali e linguaggi formali consolidati, tra accettazione e aberrazione di ciò che è comune, tra emozione e rigore mentale, tra vita e morte, tra mistero e certezze del nulla. Come in una fiaba in cui si raccontano “i deliri delle pietre, una provincia esule, esiliata, ulivi lordi del sangue dei tramonti, angeli che non sanno più parlare”.
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Soggetto |
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Prima esecuzione | 01 Agosto, rassegna “Il canto delle cicale – Incontri d’arte e cultura mediterranea” – Felline (Alliste) LE |
Interpreti | Marco Grazioso voce attoriale Doriana De Giorgi voce colta soprano Enza Pagliara voce popolare Claudio Giagnotti tamburello, percussioni, strumenti popolari Gianluigi Antonaci pianoforte, elaborazione digitale in tempo reale
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Organizzazione | Assessorato alla cultura – Comune di Alliste |
Collaborazioni |
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Note |
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Titolo | Del canto di pietra e della sua voce sommersa. Storia di Lito e di Eco per voce mute e narranti, pianoforte, percussioni ed elaborazione digitale
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci testo: Mariateresa Funtò |
Anno | 2000 – 2004 |
Durata | 80 min. |
Sinossi |
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Prima esecuzione | 2000 |
Interpreti |
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Organizzazione |
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Note | Partitura |
Titolo | Blue chatterbox per soprano, chitarra, percussioni e live electronics
Kyma-Capybara digital processing & MIDI controller Csound filtered Samples – sintesi ed elaborazione mista –
su testo di Vincenzo Errico
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Autore | musica: Gianluigi Antonaci
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Anno | 1997 |
Durata | 12-15 min. |
Sinossi | Alla base della composizione vi è l’analisi sonologica di un testo poetico in cui sono presenti tutti i fonemi della lingua italiana e dal quale sono stati rilevati molteplici spunti di elaborazione strutturale. Blue Chatterbox (chiaccherone blu), suddiviso in tre sezioni, propone una coinvolgente interazione tra elaborazione digitale ed esecutori. Un continuo evolversi tra espansione/compressione formale degli elementi strutturali, ed in particolare del testo comunque mai palesemente manifestato, sono alla base della ricerca estetica che si materializza attraverso gli inevitabili e voluti contrasti tra tonale/atonale, vocale/consonante, periodico/aperiodico, chiaro/scuro…
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Prima esecuzione | Conservatorio di Bari, 1997 |
Interpreti |
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Organizzazione | Dipartimento Musica Contemporanea Conservatorio “N. Piccinni” Bari |
Note | Partitura |